TONIO
Liberamente tratto da “Tonio Kroeger” di Thomas Mann
adattamento, ideazione, interpretazione e regia GIUSEPPE AMATO
scene ANDREA COPPI
luci IACOPO CANDELA
produzione ariaTeatro
Un ringraziamento a Chiara Benedetti
Le vicissitudini umane, sociali e culturali di una vita difficile, fatta di inciampi, amori abbozzati, incontri fortuiti e privi di slanci: queste sono le vicende di Tonio Kroeger, giovane studente, poi scrittore in erba e infine famoso intellettuale del suo tempo. La letteratura è la sola consolazione, ma forse anche la condanna di questa esistenza travagliata. Una vera maledizione, la definirà lui stesso, perché se l’arte può alleviare certe ferite, un’indole artistica può crearne di ancora più profonde, nell’oscuro mare del caos. Questa apparente contraddizione, potrebbe far pensare che lo spettatore non trovi rifugio e salvezza nelle vicissitudini di Tonio, ma la continua ricerca della bellezza e il valore della scrittura come strumento di autoanalisi sono il costante contraltare narrativo, che apre spiragli di luce e speranza.
Adulto, Thomas Mann scrisse in un breve Saggio autobiografico di aver preso dal padre il suo amore per quanto è borghese e ordinato e dalla madre l’amore per l’arte. Infatti il tema che percorre tutta l’opera manniana è proprio il dissidio tra la vita borghese da un lato, che garantisce il rispetto sociale, una certa abitudinarietà, una sicurezza, un decoro e dall’altro una vita d’artista, in cui egli vide invece l’imprevedibile, il rischio e talvolta l’abisso.
Gli scrittori e i pensatori sono spesso fedeli compagni dell’adolescente solo e insicuro in questi anni difficili di crisi identitaria. Il corpo cambia e cambiano anche i processi cognitivi si entra così nella crisi adolescenziale. L’adolescente non si riconosce nel suo stesso corpo e deve trovare nuovi punti di riferimento al di fuori della famiglia, spesso ribellandosi alle regole.
Il romanzo e i racconti di formazione , come Tonio Kroger, sono una tipologia letteraria che segue le vicissitudini di un protagonista attraverso la sua maturazione e il raggiungimento dell’età adulta, narrandone le sensazioni, le emozioni e le difficoltà. Con la spiccata volontà di mettere a fuoco la natura catartica ed educativa delle “esperienze” sensibili.
Alcune di queste opere lasciano un legame forte con il protagonista, e i ragazzi si affezionano a bellissime vicende umane, dove hanno la possibilità di specchiarsi o immedesimarsi.
Questo adattamento teatrale non si pone come obbiettivo quello di dare delle risposte, ma di creare nello spettatore, attraverso immagini poetiche ed evocative, uno spazio aperto alla riflessione, non esclusivamente intellettuale.