A settantacinque anni dalla prima pubblicazione ariaTeatro rende omaggio a Pippi Calzelunghe, realizzando una lettura del testo di Astrid Lindgren che cerca e vuole mantenersi fedele allo spirito che pervade l’intera opera, individuando le caratteristiche del personaggio di Pippi: una ragazzina anticonvenzionale, anarchica, carica di una critica ironica verso il mondo degli adulti e contraria ad ogni pregiudizio. L’abbiamo calata nel contesto degli accadimenti, e come in ogni lettura teatrale, siamo andati alla ricerca del conflitto, come motore dell’azione.
La storia di Pippi si presta a diversi immaginari e abbiamo messo in luce attraverso varie tecniche l’immensità bambina in uno spazio libero da divieti, e provato nel tempo di un racconto a riequilibrare le parti. Pippi, a differenza di Tommy ed Annika, che sono costretti ed irregimentati da una maestra che rappresenta un sistema educativo che li vuole buoni, puliti ed obbedienti, sembra appartenere ad un mondo diverso, fiabesco.
È un’eroina che vuole difendere lo spazio magico dei bambini, il loro mondo di gioco, immaginifico, ma appena prende corpo, la sua esistenza viene osteggiata con ogni forza da adulti che cercano di farla rientrare nei canoni rassicuranti del bambino contenuto e domato. Del resto è solo una bambina, sembrano voler dire tutti.
di Astrid Lindgren
traduzione Sagitta Alter e Carlotta Proietti
adattamento teatrale Staffan Götestam
canzone composta da Georg Riedel E Jan Johansson
per gentile concessione di Nordiska Aps – www.nordiska.dk
regia Chiara Benedetti e Giuseppe Amato
con la collaborazione di Klaus Saccardo
con Maria Vittoria Barrella, Marta Marchi, Sara Rosa Losilla
luci Iacopo Candela, Federica Rigon
scenografia Studio Quadrilum
costumi Giacomo Sega
organizzazione Cristina Pagliaro
distribuzione Elisa D’andrea
una coproduzione Ariateatro, Teatro delle Garberie e Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati